Le Clementine di Corigliano sulla tavola di Papa Francesco

14-12-2017



Nuova iniziativa di “Adottaunclementino”. E la Segreteria di Stato ringrazia

 

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Dopo Lino Banfi, Gianni Morandi, oltre a centinaia di comuni cittadini d’ogni località italiana nonché dell’estero, l’iniziativa socioculturale “Adottaunclementino”, protesa a valorizzare adeguatamente il prelibato e succoso frutto della Sibaritide e ideata dall’imprenditore agrumicolo Aldo Salatino, registra un ulteriore ‘colpo’ messo a segno nelle ultime ore. Si tratta della simbolica ‘adozione’, con tanto di apposito certificato, consegnata a Sua Santità Papa Francescopresso la sua residenza privata di Santa Marta. Un dono assai gradito, tant’è che non si è fatta attendere la lettera di ringraziamento per le clementine ricevute da parte della Segreteria di Stato, a nome dunque del Sommo Pontefice, con in allegato una immagine dello stesso Bergoglio. Una brillante e generosa iniziativa, che in realtà si aggiunge alle analoghe già realizzate da Aldo Salatino nei precedenti anni in concomitanza con le festività natalizie; non è infatti la prima volta che Papa Francesco riceve le Clementine di Corigliano Calabro, che impreziosiscono così le tavole del Vaticanoe rendono onore a quest’autentica eccellenza del territorio.

Biglietto Segreteria di Stato
Si aggiunge così un’altra splendida pagina all’idea innovativa e originale “Adottaunclementino” che permette a chiunque di ricevere al proprio domicilio, alla modica spesa di cinquanta euro e senza alcun costo aggiuntivo, circa trenta chilogrammi di clementine, adottando una pianta del frutto profumato e dalle tante proprietà e seguendone passo dopo passo, attraverso lo strumento della geolocalizzazione, il percorso di maturazione. Iniziativa che, oltre a consentire anche a coloro che risiedono a migliaia di chilometri di distanza di vedersi consegnate le clementine, tutte al naturale e prive di alcun trattamento, contribuisce fattivamente ad una giusta causa: per ogni adozione viene infatti devoluta una piccola parte all’AIRC – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

Immagine Papa